PAESAGGI SVELATI
PAESAGGI SVELATI :Paesaggio questo sconosciuto! L’aforisma non sembri un paradosso laddove l’approccio fotografico ad un prospetto panoramico, naturalistico o meno che sia contempli il solo versante estetizzante dell’operazione, senza tenere conto di tutta una serie di riferimenti culturali, storici ed antropologici che ne tipizzano esistenza e significato.
Le interessanti immagini di Pietro Amendolara esposte in una mostra in Puglia, rimandano al riguardo, se vogliamo, ai suggerimenti sapientemente elargiti da David Ploweden ai suoi allievi circa l’utilità, a fronte di un interessante frammento paesaggistico, di posporre lo scatto alle opportune rivisitazioni, soprattutto mentali, della materia a portata di attenzione. Il tutto ad avvallare la bontà di formulazioni valorizzanti il “significante” ma anche e soprattutto i termini del “significato”.
Emblematico “significato” negli avveduti scatti di Pietro sono le peculiarità-simbolo esprimenti l’originalità ambientale dell’alta Murgia:ancestralità dei luoghi: vetusta regalità delle cose, architetture desuete, in primis, attestanti l’incedere operoso dell’uomo; intensità dei profumi percepiti.
Movenze che ci riportano in certo modo ai versi di Luciano Luisi, apprezzato poeta e giornalista livornese che dal padre pugliese ha ereditato l’amore per lo splendido “tacco d’Italia”; mirabili versi che inneggiano all’ulivo antico, alle colline di sassi, ai confini delle nuvole, alle mura di cinta, e persino all’odore di menta. Fondamentale, allora, il “significato” ma di certo ineludibile il “significante” sinonimo, quest’ultimo, di gusto della composizione, studio della luce, intriganza cromatica e , come tale, posto opportunamente a ravvivare in termini estetico-espressivi l’eloquenza contenutistica.
Pare di poter dire che l’autore operi al riguardo con equilibrio e lungimiranza, nel segno di quella credibilità di trascrizione che è valore fondamentale di ogni costrutto iconico che si rispetti. Il “suo” paesaggio composito, realistico e poetizzante al tempo stesso, ha tutti i buoni requisiti per adire all’estensivo significato del termine “ideale”, contemplato nella speciale classificazione del paesaggio nell’Arte di Kennet Clark.
[Luigi Franco Malizia | Membro del CSI della Biennale di Arte Contemporanea di Firenze ]
Mostra realizzata: Bari, Matera, Monopoli, Terlizzi, Gravina, Bitonto.
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